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La vita si rimpicciolisce e si ingrandisce in proporzione al proprio coraggio
ELETTRONICA
… studiare, studiare ed ancora studiare, è il solo modo di capire quanto possa essere grande sia la propria ignoranza!
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kilogrammo
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BIPOLI IN SERIE-PARALLELO
Risoluzione dei circuiti con resistori in serie-parallelo Per un circuito comprendente solo resistori collegati in serie o in parallelo e alimentato su una coppia di morsetti, il calcolo della resistenza equivalente, delle correnti e delle tensioni dei singoli resistori si può effettuare con un algoritmo di calcolo composto dai seguenti passi: analisi della rete, con l’individuazione dei collegamenti tra i bipoli; riduzione al resistore equivalente dei gruppi di bipoli per i quali è stato individuato il collegamento, fino ad arriva- -re a un unico bipolo; schematizzazione dei circuiti derivanti dalle varie riduzioni effettuate; calcolo delle correnti e delle tensioni per i vari circuiti equivalenti, partendo dall’ultimo, fino a risolvere completamente la rete; per tale calcolo si utilizzano la legge di Ohm, i principi di Kirchhoff e le regole del partitore di tensione e di corrente.
I seguenti esempi hanno lo scopo di chiarire quanto indicato: Data la rete resistiva di figura calcolare la resistenza equivalente tra i morsetti A e B; calcolare inoltre le correnti e le tensioni nei vari resistori quando VAB = 50 V.
L’esame della rete mostra che: • la corrente totale I si ripartisce, in corrispondenza del nodo C, nelle correnti I1 e I2 • nel nodo D la corrente I2 si divide nelle correnti I3 e I67; • la corrente I3 si divide, a sua volta, nelle correnti I4 e I5 (nodo E); le due correnti sono uguali, essendo R4= R5 • i resistori R6 e R7 sono in serie, in quanto interessati dalla stessa corrente I67; • i resistori R4 e R5 sono in parallelo, soggetti alla stessa tensione VEF = V4 = V5 Eseguendo queste prime riduzioni si ottiene lo schema di figura (a), in cui non compaiono più le tensioni V6 e V7 e le correnti I4 e I5
Successive riduzioni del circuito originale
Ulteriori riduzioni del circuito originale
Osservando la nuova rete si può notare che: • i resistori R3 ed R45 sono in serie, in quanto percorsi dalla stessa corrente I3 • la serie precedente è in paral- -lelo col resistore R67, in quanto ambedue soggetti alla tensione VDF. Effettuando queste riduzioni si ottiene lo schema di figura (b), dal quale risulta che i resistori R2 ed R37 sono in serie in quanto
Si ottiene quindi lo schema di figura ( c ), in cui i resistori R1 ed R27 sono in parallelo perché soggetti entrambi alla tensione VAB = VCF e quindi possono essere ridotti alla resistenza equivalente Req (d). Applicando le regole di riduzione valide per il collegamento in serie e per quello in parallelo si ottiene:
interessati dalla stessa corrente I2.
Per il calcolo delle correnti e delle tensioni parziali si procede a ritroso, partendo dall’ultimo circuito ottenuto e applicando le leggi viste finora (legge di Ohm, regole di partizione). Dallo schema di figura (d) si ricava la corrente totale
Applicando la legge di Ohm agli schemi ( c) e (b) di figura, si ottiene:
La risoluzione del soprastante circuito, porta ai seguenti risultati:
Ritornando, infine, al medesimo schema, si calcolino le ultime grandezze incognite:
È possibile effettuare il controllo dei risultati ottenuti; nel caso in esame il primo principio di Kirchhoff non è stato usato per la risoluzione e può quindi essere utilizzato per la verifica, ottenendo le seguenti identità:
nodo C nodo D nodo F
Un altro modo per verificare i risultati ottenuti è quello di calcolare la tensione nota VAB scegliendo un percorso opportuno sul circuito originario; tenendo presente che VAC e VFB sono entrambe nulle perché relative a corto circuiti ideali, si ha:
Per un ulteriore esempio, si calcoli la resistenza equivalente, le correnti e le tensioni dei singoli bipoli per il sottostante circuito:
L’esame della rete consente di individuare i collegamenti di seguito indicati e di ridurre progressivamente il circuito secondo gli schemi delle figure a, b, c: • collegamento in serie di R2 ed R3 (riduzione alla R23); • collegamento in parallelo di R5 ed R6 , il tutto in serie con R4 (riduzione alla R46); • collegamento in parallelo tra R23, R46 ed R7 (riduzione alla R27); • collegamento in serie tra R1 ed R27, con riduzione finale alla Req
Eseguiamo i calcoli:
In questo caso, non essendo nota la tensione VAB ma la corrente I7, si deve partire da R7, ottenendo:

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