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Un uomo a cui non piace nessuno è molto più infelice di colui che non piace a nessuno
ELETTRONICA DIGITALE
… studiare, studiare ed ancora studiare, è il solo modo di capire quanto possa essere grande sia la propria ignoranza!
FAMIGLIE LOGICHE INTEGRATE
Gli integrati digitali sono chip di silicio su cui vengono realizzati i componenti che formano il circuito digitale. Il chip, le cui dimensioni sono dell’ordine delle decine o centinaia di micron, viene incapsulato in un contenitore, che dipende dal tipo di applicazione del componente.
Scale di integrazione degli integrati digitali In base alla complessità dei circuiti interni, gli integrati possono essere classificati come segue:
• SSI, piccola scala di integrazione; • MSI, media scala di integrazione; • LSI, larga scala di integrazione; • VLSI, scala di integrazione molto grande; • ULSI, scala di integrazione ultra larga. Gli integrati SSI (Small Scale of Integration) sono circuiti che contengono fino a un massimo di 10 porte logiche; si tratta di integrati che contengono le porte logiche elemen- -tari e composte in contenitori da 14 o 16 pin. I dispositivi MSI (Medium Scale of Integration) contengono fino a un massimo di 100 gate. Questi integrati includono circuiti digitali di una certa complessità, quali, ad esempio, contatori, registri, codificatori, decodificatori, ecc. Il numero dei pin del package aumenta proporzionalmente alla complessità delle funzioni; in questo caso è 24. Gli integratori VLSI (Very Large Scale of Integration) comprendono più di 1000 porte logiche e sono classificati come dispositivi a scala di integrazione molto grande. Integrati di questa categoria sono i microprocessori e i microcomputer single-chip. Gli integrati ULSI (Ultra Large Scale of Integration) contengono più di 10000 gate. In questa classe ci sono microprocessori e memorie. In base al tipo di transistor (BJT o MOSFET) utilizzato per la costruzione, gli integrati si possono classificare in famiglie logiche diverse. Nella figura a lato viene riportata la classifica- -zione degli integratori secondo la tecnologia di costruzione
Caratteristiche delle famiglie logiche Si definisce famiglia logica un insieme di circuiti integrati costruiti utilizzando lo stesso tipo di transistor, la stessa logica circuitale e con ingressi e uscite perfettamente compatibili tra loro. Ogni famiglia logica è caratterizzata da una serie di para- -metri, forniti dai datasheet disponibili online della casa costruttrice, che ne definiscono il comportamento in condi- -zioni sia statiche sia dinamiche. In questi ultimi anni si assiste a un proliferare di sotto- -famiglie logiche specializzate nel risolvere problemi specifici aventi come caratteristica comune una bassa tensione di alimentazione In generale si può affermare: le dimensioni orizzontali e verticali della geometria del chip sono sempre più ridotte e ciò richiede una tensione di alimentazione più bassa; in caso contrario si può verificare la perforazione dell’ossido (in particolare negli integrati in tecnologia MOS) con conse- -guente inutilizzabilità del componente; la potenza dissipata è sempre più bassa, per soddisfare l’elettronica di consumo; il ridotto consumo di potenza assorbita porta a un minor riscaldamento del componente ciò consente di evitare l’uso di ingombranti e costosi dissipatori di calore e permette la realizzazione di dispositivi a maggior grado di integrazione.
Classificazione degli integrati secondo la tecnologia di costruzione
Caratteristiche statiche I parametri statici, denominati anche caratteristiche elettriche, definiscono i valori delle tensioni e delle correnti che contraddistinguono il funzionamento dell’integrato.
Tensione di alimentazione. È la tensione da fornire all’integrato per poter funzionare. Si indica con VCC nei TTL e con VDD nei MOS. Alla tensione di alimentazione è associata la massa che è indicata con GND nei TTL e con VSS nei MOS. Valori limiti delle tensione. A ogni stato logico non è possibile associare in pratica un valore ben preciso e fisso della tensione, perché in ogni circuito elettrico vi sono inevitabili variazioni dovute alle tolleranze delle resistenze, ai rumori presenti, ecc. A ogni livello logico è pertanto associato un range di valori e la tensione (d’ingresso o d’uscita) deve essere compresa in tale fascia per essere riconosciuta come valore valido. I simboli e il loro significato sono i seguenti: • tensione di uscita a livello alto; tensione di uscita a livello basso; tensione di ingresso a livello alto; tensione di ingresso a livello basso; minimo valore della tensione di uscita che è interpretata ancora come 1 logico; massimo valore della tensione di uscita che è interpretata ancora come 0 logico; minimo valore della tensione d’ingresso che è interpretata ancora come 1 logico; massimo valore della tensione d’ingresso che è interpretata ancora come 0 logico. Con i valori delle tensioni si può tracciare il grafico mostrato a lato dei valori che devono avere i segnali d’ingresso e di uscita per un corretto funzionamento.
Range delle tensioni di ingresso e uscita di una famiglia logica
Valori limite delle correnti. Una porta logica è un circuito elettrico in grado di erogare o assorbire correnti dai piedini di ingresso e d’uscita. Per convenzione si considerano positive le correnti entranti e negative quelle uscenti dalla porta. Se un ingresso è a livello basso, la corrente, indicata con il simbolo è uscente, mentre è entrante se l’ingresso è a livello alto e si indica con . Viceversa per l’uscita, se lo stato logico è basso, la corrente è entrante, mentre se il livello è alto la corrente è uscente. I simboli per le correnti sono i seguenti: , corrente di uscita con livello alto , corrente di uscita con livello basso; , corrente d’ingresso con livello alto; , corrente d’ingresso con livello basso; , massimo valore della (se = , = , quindi l’uscita resta nel range del livello alto); , massimo valore della (se = non si supera tale valore, = , quindi l’uscita è sempre a livello logico basso); , massimo valore della ; , massimo valore della ; , corrente di uscita in cortocircuito; , corrente assorbita con uscita alta; , corrente assorbita con uscita bassa.
Fan-out. È il numero massimo di ingressi di altre porte logiche della stessa famiglia che possono essere pilotate dalla sua uscita. Si definisce fan-out con uscita a livello basso il rapporto tra la corrente di uscita a livello basso e la corrente di ingresso a livello basso: Si definisce fan-out con uscita a livello alto il rapporto tra la corrente di uscita a livello alto e la corrente di ingresso a livello alto: In genere si preferisce definire un unico fan-out ottenuto come valore medio dei due. Negli integrati TTL il fan-out vale 10, mentre nei CMOS è teoricamente infinito e praticamente uguale a 70.
Fan-in. È il numero degli ingressi della porta logica. Più elevato è il fan-in, più complessa è la porta logica. In genere è preferibile utilizzare porte logiche con un numero di ingressi quanto più basso possibile perché contrariamente aumenta l’effetto capacitivo degli ingressi e quindi la porta logica è più lenta nel funzionamento, ovvero ha tempi di commutazione molto più alti.
Caratteristica di trasferimento La caratteristica di trasferimento di una porta logica rappresenta l’andamento della tensione di uscita in funzione della tensione d’ingresso. La caratteristica ideale di trasferimento di una porta invertente (NOT, NAND, NOR) è riportata nella figura a alto (A). In una porta invertente ideale, la caratteristica di trasferimento è perfettamente squadrata e il punto di commutazione si trova al centro del range delle tensioni disponibili. In pratica, la caratteristica non può avere un tratto verticale poiché ciò comporterebbe un’oscillazione continua dell’uscita tra il livello alto e il livello basso quando l’ingresso assume il valore di V′. Nella figura a lato (B) è riportata la caratteristica reale di una porta invertente
Margine di rumore Il margine di rumore (Noise Margin, NM) è l’immunità ai disturbi. Si definisce margine di rumore a livello basso la differenza Analogamente, per il livello alto la deve essere superiore alla affinché si abbia margine di rumore. Si definisce margine di rumore a livello alto la differenza Per rendere massimi entrambi i margini di rumore bisogna renderli uguali e pari alla metà della tensione di alimentazione.
Assorbimento di potenza La potenza è uno dei fattori fondamentali nella scelta della tecnologia da adottare per la progettazione dei sistemi digitali. Infatti gli integrati oggi sono sempre più densi e contengono anche milioni di porte logiche. Il consumo di potenza influenza i seguenti fattori: la scelta del package dell’integrato; il numero di circuiti che si possono integrare sul chip di silicio; il fabbisogno di raffreddamento che comporta l’uso di ingombranti e costosi dissipatori; la capacità dell’alimentatore. Ogni porta logica assorbe due tipi di potenza dall’alimentatore: una potenza statica e una dinamica. La potenza statica è la potenza assorbita quando l’uscita della porta logica si trova in uno dei due stati: alto o basso. La potenza statica, che si indica con , si calcola con il seguente prodotto: . Tale potenza è ottenuta in realtà come valore medio della potenza assorbita con l’uscita a livello alto e della assorbita con l’uscita a livello basso
nell’ipotesi che sulla linea di uscita la durata del livello alto sia uguale a quella del livello basso. La potenza dinamica è la potenza assorbita dal gate durante le commutazioni da uno stato all’altro ed è data dalla formula seguente: La potenza dinamica è: direttamente proporzionale alla capacità di carico (l’ingresso di una porta logica che direttamente proporzionale alla frequenza delle commutazioni; direttamente proporzionale al quadrato della tensione di alimentazione.
Caratteristiche dinamiche Le caratteristiche dinamiche forniscono informazioni sul comportamento di una porta logica in funzione del tempo. I parametri più importanti che vengono qui definiti sono i seguenti: ritardo di propagazione; tempo di salita e tempo di discesa; prodotto potenza-ritardo. Ritardo di propagazione. È l’intervallo di tempo che intercorre tra l’istante in cui viene dato il segnale in ingresso e l’istante in cui l’uscita è disponibile. Tale intervallo di tempo è necessario alla porta logica per immagazzinare nelle sue capacità interne una certa quantità di energia. Un gate, che impiega un tempo minore per l’immagazzinamento dell’energia, dissipa una maggiore potenza. Il tempo è misurato a partire dall’istante in cui i segnali assumono il valore del 50% della loro escursione totale. Poiché sono differenti, si definiscono due tempi di ritardo: e . Il primo è il ritardo di propagazione quando l’uscita deve passare da livello alto a quello basso; il secondo è il ritardo di propagazione quando l’uscita deve passare da livello basso a quello alto. Il ritardo di propagazione si calcola con il valor medio: Questo tempo si utilizza per definire quanto rapida- -mente una porta logica risponde ad un cambiamento del segnale d’ingresso. Tempo di salita. È il tempo tr (rise time) necessario al segnale per portarsi dal 10% al 90% del valore massimo. Tempo di discesa. È il tempo tf (fall time) richiesto per passare dal 90% al 10% del valore massimo come mosrato nella figura a destra.

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